“Remigrazione subito!”, è questo il testo dello striscione attaccato ieri sera davanti all’ingresso della Residenza Fersina a Trento dai militanti di CasaPound Italia. In questi ultimi giorni la residenza è tornata agli onori delle cronache dopo che alcuni richiedenti asilo hanno dato fuoco a dei bidoni all’interno dei locali della struttura.

Solo qualche settimana fa il grido d’allarme di alcuni operatori che denunciavano che “lavorare lì dentro è pericoloso”. “Le immagini che abbiamo visto tutti con la rivolta di alcuni immigrati ospiti della struttura – afferma Filippo Castaldini, coordinatore regionale di CasaPound Italia – dimostrano che la misura è colma. Da una parte il sindaco uscente Ianeselli incolpa la Provincia ma si dimentica di dire i 668 mila euro appena stanziati per l’accoglienza notturna alle ex Bellesini. Dall’altra parte la scelta del governatore Fugatti di concentrare l’accoglienza a Trento.

“Aggressioni, atti di violenza, bande dominate da gruppi di immigrati irregolari, degrado e abbandono: quello che sta accadendo nelle ultime settimane e di cui si è accorta anche l’informazione nazionale con “Fuori dal coro” è figlio di entrambe le visioni sull’accoglienza. Per noi – conclude la nota – non ci deve essere né accoglienza diffusa né accentrata ma remigrazione totale e senza compromessi di tutti gli immigrati irregolari presenti sul nostro territorio, incentivando altresì il rimpatrio volontario verso i paesi d’origine per tutti i discendenti d’immigrati nati in Europa, attraverso strumenti di collaborazione diplomatica ed economica con i paesi d’origine. Vogliamo incentivare un discorso identitario che metta al centro il concetto: un popolo, una terra.