Aosta, 6 marzo – “Amici coccolati, cittadini dimenticati”, questo il testo dello striscione affisso nella notte dai militanti di CasaPound Italia all’ingresso del Comune di Aosta.
“Dopo l’articolo della Gazzetta Matin dedicato a Marco (nome di fantasia), signore aostano che, in seguito alla perdita del lavoro a causa di un problema di salute dovuto a due pestaggi violenti subiti all’interno della sua abitazione da parte di due pregiudicati, e lo ‘sfratto’ da parte dell’Usl che ha dichiarato inagibile la sua abitazione, ci siamo interessati al suo caso scoprendo dei retroscena che hanno del grottesco”, spiega in una nota Cpi.
“A causa della mancanza dell’ISEE da parte dell’uomo, in questo momento difficile da reperire per il recente cambiamento dei parametri di calcolo, l’amministrazione si è totalmente disinteressata della situazione, rispondendo a “Marco” che loro non possono intervenire e che comunque, anche avesse l’ISEE, ci vorrebbe ancora del tempo prima dell’assegnazione di un alloggio temporaneo. Nel frattempo il Comune ha pensato bene di ‘offrirgli’ una camera da condividere con altre 6 persone a 300 euro”, prosegue la nota.
“Noi troviamo tutto questo inaccettabile – conclude CasaPound Italia -, in particolare dopo la notizia che Aosta è in cima alle classifica dei Comuni che assegnano appalti pubblici senza un bando. Siamo contenti che questa amministrazione sia giunta al termine del suo mandato: la nostra speranza è che gli aostani si ricordino di come la città è stata gestita in questi 5 anni e dentro l’urna diano un definitivo segno di svolta per la nostra città”.
“A causa della mancanza dell’ISEE da parte dell’uomo, in questo momento difficile da reperire per il recente cambiamento dei parametri di calcolo, l’amministrazione si è totalmente disinteressata della situazione, rispondendo a “Marco” che loro non possono intervenire e che comunque, anche avesse l’ISEE, ci vorrebbe ancora del tempo prima dell’assegnazione di un alloggio temporaneo. Nel frattempo il Comune ha pensato bene di ‘offrirgli’ una camera da condividere con altre 6 persone a 300 euro”, prosegue la nota.
“Noi troviamo tutto questo inaccettabile – conclude CasaPound Italia -, in particolare dopo la notizia che Aosta è in cima alle classifica dei Comuni che assegnano appalti pubblici senza un bando. Siamo contenti che questa amministrazione sia giunta al termine del suo mandato: la nostra speranza è che gli aostani si ricordino di come la città è stata gestita in questi 5 anni e dentro l’urna diano un definitivo segno di svolta per la nostra città”.