Barletta, «Strisce blu: usura per il cittadino, pizzo per il negoziante!», La protesta di CasaPound.

“Strisce blu: usura per il cittadino, pizzo per il negoziante!” è la scritta che campeggia sulle centinaia di volantini affissi nella notte sui parcometri sparsi per la città dagli appartenenti a CasaPound Italia, per protestare contro le numerose aree con parcheggio a pagamento presenti in città.
«Le strisce blu sono illegali – dichiara Andrea Cortellino, referente locale di Cpi – secondo la sentenza n. 16273 della Cassazione, del 27 marzo 2006 che stabilisce come ad ogni parcheggio a striscia blu debba corrisponderne uno a striscia bianca. La sentenza evidenzia anche l’illegittimità delle strisce blu all’interno della carreggiata, poiché gli spazi adibiti a parcheggio a pagamento devono essere localizzati al di fuori della carreggiata, così come esplicato nell’art. 7 comma 6 del codice della strada. Pertanto – precisa il referente di CasaPound Italia – risulta illegittimo il provvedimento amministrativo che autorizza l’apposizione delle strisce blu, con conseguente annullabilità dell’eventuale verbale».
«I parcheggi a pagamento servono da anni alle varie amministrazioni comunali per fare cassa e coprire i ‘buchi’ causati dalla mala gestione della cosa pubblica – continua Cortellino – e le ripercussioni sulle attività commerciali sono durissime. Il tutto viene concepito aggirando precise norme del codice stradale e sentenze della Cassazione. L’obiettivo dell’azione eseguita questa notte è duplice: informare la cittadinanza e proporre la trasformazione di tutti i posteggi del centro in parcheggi gratuiti, magari con soste brevi, cosa che non danneggerebbe le attività commerciali ed eviterebbe parcheggi in doppia fila e tutti gli inconvenienti causati da questa assurda situazione».