Caso Danone: CasaPound Italia contro la chiusura dello stabilimento di Casale Cremasco, “al fianco dei lavoratori, pronti alle barricate”
Casale Cremasco (CR), 18 giugno – “Lavoratori e figli d’Europa muoiono sotto il giogo delle multinazionali”. È quanto si legge sullo striscione affisso dai militanti di CasaPound Italia davanti allo stabilimento della Danone di Casale Cremasco, dopo che la multinazionale Nestlè ha annunciato la chiusura dell’impianto produttivo entro 12 mesi, con la conseguenza di cento esuberi.
“Nulla di nuovo sotto questo cielo d’Europa – commenta il responsabile provinciale di Cpi, Gianluca Galli – Da anni conosciamo e combattiamo le politiche criminali di multinazionali che si arrogano il diritto di sfruttare il nostro suolo e i nostri fattori produttivi a proprio piacimento, per poi delocalizzare in quei Paesi in cui si possono ottenere profitti più ghiotti, spremendo la manodopera sottocosto”.
“Esprimiamo piena solidarietà ai 100 operai che si troveranno senza lavoro e – prosegue Galli – siamo pronti a schierarci in prima fila per far sì che queste persone possano mantenere un’occupazione, anche a costo di fare le barricate. CasaPound Italia è al fianco dei lavoratori, al fianco degli Italiani, da sempre e per sempre”.