‘Fantasmi’ davanti all’ospedale di Gorizia, CasaPound: per la Regione nascere qui è diventato un costo
Gorizia, 1 luglio – ‘Fantasmi’ davanti all’ospedale e uno striscione “Nascere a Gorizia è diventato un costo”. Con questa azione CasaPound Italia Friuli Venezia Giulia evidenzia quale sarà a suo avviso il futuro di alcuni degli ospedali regionali. “Ci troviamo di fronte a una riforma regionale della sanità che al momento prevede solo la possibilità di sforbiciare un reparto o l’altro a seconda del polo ospedaliero – sottolinea Cpi in una nota – E tra questi proprio il punto nascita di Gorizia è l’unico certo di pagare i tagli della nuova riforma regionale. CasaPound Italia Fvg si sarebbe aspettata, dopo i tanti reclami, una presa di posizione coraggiosa, ossia la chiusura di quegli ospedali che hanno subito nel tempo drastici tagli e una riconversione degli stessi sul territorio di pertinenza. Invece ci troviamo di fronte a una chiusura a macchia di leopardo o ad accorpamenti a livello geografico che non apportano nessun risparmio e magari tengono in piedi strutture che potrebbero essere utilizzate come presidi primari territoriali. Una riforma che parla di tutela della salute del cittadino e di lotta alle baronie, ma che ad ora non evidenzia nessuno di questi vantaggi. CasaPound Italia propone un proprio documento nazionale per ridurre i costi sulla sanità, che prevede tra l’altro la riconversione a presidi territoriali degli ospedali obsoleti, lo stop ai finanziamenti alle troppe associazioni parassite da destinare invece all’ammodernamento degli ospedali e i tagli ai manager delle Usl. Per noi – conclude la nota – la sanità non deve essere un costo ma un servizio per i cittadini, servizio che in determinate zona della nostra regione come Gorizia, Gemona o Tolmezzo dovrebbe essere migliorato e non mutilato”.