Padova: CasaPound contro il Sindaco Giordani sui reati

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PADOVA, 30 dicembre – I militanti di CasaPound Italia hanno compiuto un’azione sul cavalcavia della stazione di Padova, dove nella serata è stato affisso uno striscione che affronta il tema dell’aumento dei reati commessi dagli immigrati in città e provincia.

Lo striscione, corredato da una foto del Sindaco Giordani, riporta il messaggio: “AL 100% DEI REATI MANCA POCO, DAI CHE CE LA FAI”. Con questo gesto, il movimento della tartaruga frecciata ha voluto lanciare un messaggio critico al Sindaco e alle amministrazioni locali, in particolare a quella patavina.

“Non ci resta che la satira di fronte a una sconcertante avanzata della criminalità figlia di una immigrazione incontrollata. Il 60% dei reati è commesso dal 10% della popolazione, un dato della Questura, non politico”, ha dichiarato CasaPound Italia.
“Pensare che si voglia raggiungere il record del 100% dei reati da parte di chi non è integrabile è una provocazione, ma purtroppo non troppo distante dalla realtà che vediamo ogni giorno.”

CasaPound critica inoltre le politiche di inclusione del Sindaco e delle amministrazioni di centrosinistra:

“Si parla di inclusione e integrazione, ma i risultati sotto gli occhi di tutti dimostrano il contrario. L’immigrazione incontrollata è il risultato di un sistema che, come dimostrano molte sentenze di condanna, è gestito da associazioni che lucrano su questi processi. I rimborsi statali per ogni ‘ospite’ sembrano essere più una questione di profitto che di solidarietà.”

Il movimento ha poi puntato il dito contro le politiche di assegnazione delle case popolari, sostenendo che favoriscano le famiglie di immigrati e contribuiscano ad attirare persone non interessate all’integrazione.

Una proposta alternativa: remigrazione

CasaPound Italia propone una soluzione definita “remigratoria”:

“Far tornare in Patria chi non è compatibile con la nostra comunità. A livello locale e nazionale servono politiche che permettano una vera remigrazione, garantendo il rispetto della nostra Storia e della nostra Civiltà.”

Il movimento critica anche strumenti come il daspo urbano o le zone rosse, definite fallimentari, e conclude con un messaggio diretto al Sindaco Giordani:

“I padovani sono stanchi di questa situazione e della cecità con cui viene affrontata. Giordani dovrebbe dimettersi o cambiare rotta, ma quest’ultima ipotesi sembra improbabile quanto la nostra satira.”