Resoconto inaugurazioni Perugia e Fermo

Perugia, 3 Maggio – È stata inaugurata in via Valentini, nel quartiere universitario di Elce ed alla presenza del vice presidente di CasaPound Italia Andrea Antonini, “Griffa” la nuova sede perugina del movimento che, con il suo nome, rende omaggio al capitano di ventura Braccio Fortebraccio da Montone e al futurismo perugino. Circa 100 gli accorsi all’evento.

“Questo è l’avamposto di libertà della città di Perugia – dichiara Antonio Ribecco, responsabile cittadino di Cpi. Nella città che ormai è la capitale della droga, del malaffare e dell’immigrazione selvaggia, noi vogliamo proporre un modello alternativo ed affermarlo con la forza del nostro impegno: nella nostra sede sarà attivo il banco alimentare per le famiglie in difficoltà, si terranno conferenze, dibattiti, si potranno conoscere le nostre proposte per rilanciare il centro storico di Perugia, si potranno firmare le nostre proposte di legge, tra cui quella che prevede, nell’assegnazione delle case popolari, una priorità per gli italiani”.

Riguardo le polemiche sollevate dalla sinistra antagonista sull’apertura della sede, Ribecco si è così espresso: “Davvero esistono ancora persone che che si stracciano le vesti in nome della democrazia e della libertà, e poi si arrogano il diritto di decidere chi può fare politica e chi può aprire una sede? Invece di pensare alla finanza che sta uccidendo questa nazione, alle fabbriche che chiudono, alla dittatura dell’Ue, a una città diventata ingestibile, si mobilitano per chiudere le sedi di chi non la pensa come loro. Strano, perché a ben vedere, molti di loro sono figliocci politici di molte sigle del centro-sinistra che proprio in questi giorni a Terni, città in cui CasaPound si presenta con una propria lista alle amministrative, hanno sottoscritto insieme a noi un protocollo davanti a tutte le forze dell’ordine con cui si impegnano a rispettare gli avversari politici in un confronto democratico e costituzionalmente garantito, ragion per cui protestare contro l’apertura di un nostro spazio corrisponde a violazione di tale accordo”.

“Detto questo – conclude Ribecco – chi è più intollerante e pericoloso per la democrazia: chi in molte città offre servizi sociali e magari partecipa a regolari e costituzionali elezioni come CasaPound, o chi protesta a prescindere contro la nostra stessa esistenza?.


Fermo, 3 Maggio 2014 – Nonostante una pioggia incessante per tutto l’arco della giornata, l’inaugurazione della sede del Blocco Studentesco a Fermo è stata un vero e proprio successo, grazie alla partecipazione di oltre 200 persone. Il pomeriggio è iniziato con l’intervento di Niccolò Iommi, responsabile locale del Blocco, e di Rolando Mancini, coordinatore Nazionale del movimento.
“Noi vogliamo che questo posto – inizia Iommi – diventi un punto di riferimento per tutti gli studenti di Fermo: sarà un posto dove sarà possibile dialogare con persone che hanno idee diverse dalle nostre, sarà un posto dove si farà cultura con conferenze e dibattiti, sarà un posto nel quale sarà possibile organizzare un mercatino del libro usato d’estate, e molte altre iniziative sociali, culturali e ricreative. Questo posto non c’è stato regalato da nessuno, ma è il frutto del sacrificio e dell’autofinanziamento dei ragazzi che fanno parte del movimento”.
Poi è intervenuto Mancini: “In un periodo dove la maggior parte dei ragazzi si accontenta di essere un numero, e si disinteressa totalmente delle problematiche che li circonda, la presenza di un movimento di ragazzi che hanno deciso di fare politica senza un tornaconto personale, può essere l’inizio di un cambiamento. L’apertura di questo posto deve essere infatti concepita come un trampolino di lancio, che porti i ragazzi, che la vivono, ad arrivare, perché no, fino in Comune, ma non per appoggiarsi sopra una poltrona, bensì per essere l’anima del cambiamento tanto desiderato”.
In conclusione, ha ripreso la parola Iommi, che ha aperto ai nuovi ragazzi, “Sono felice di vedere molte facce nuove. Significa che questo posto rappresenta uno stimolo per i giovani all’aggregazione e al confronto propositivo di idee”.