Roma, Di Stefano (CasaPound): “Strutture fatiscenti e degrado, il campo rom di via Mirri va sgomberato ora”
Roma, 15 marzo – “A Roma non è possibile vivere in questo modo, nel degrado e nell’illegalità. il campo va sgomberato ora”. Lo ha detto il candidato sindaco di CasaPound Italia, Simone Di Stefano, che, insieme al candidato presidente del IV Municipio Mauro Antonini, e a una piccola delegazione di militanti del movimento, questa mattina ha visitato il campo rom abusivo di via Giuseppe Mirri, un ex deposito Cotral nel quale da anni sono accampati circa 400 rom e dove recentemente si è sfiorata la tragedia con il crollo di una grossa parte del solaio sovrastante l’ingresso dello stabile.
“Come CasaPound sono anni che ci occupiamo della vicenda di via Mirri e ci battiamo per ripristinare un minimo di legalità nel quartiere – ha spiegato Mauro Antonini – Dopo il crollo verificatosi nelle scorse settimane, però, l’inerzia delle istituzioni è diventata ancora più colpevole. Per questo siamo venuti a vedere in prima persona la situazione del campo e quello che abbiamo trovato entrando all’interno ci dà ragione”.
“Tutta la struttura è a fortissimo rischio stabilità – ha raccontato Di Stefano al termine della visita ai cronisti presenti – . Proprio vicino al solaio crollato ci sono baracche dove vivono famiglie, bambini. Una città come Roma non può accettare una cosa del genere. Il Comune avrebbe dovuto immediatamente sgomberare quest’insediamento, ma ha preferito fare finta di niente. Eppure qui abbiamo visto bambini che non vanno a scuola, degrado, strutture fatiscenti: una situazione di illegalità che non può più essere tollerata. Di sicuro questa gente qui non può stare e l’area va restituita ai romani – ha sottolineato Di Stefano -. , Ma non bastano le ruspe, serve un piano più ampio, che consenta a Roma di riprendersi quella dignità e quell’autorevolezza che le spettano di diritto”.