Tolentino, 7 Marzo – “Prima modello di eccellenza, ora simbolo della vostra incompetenza. Vergogna!” Questo il testo dello striscione che i militanti di CasaPound hanno mostrato dalle finestre dell’Hotel Marche, nel corso di un’occupazione simbolica avvenuta questa mattina. “Con questa azione vogliamo porre ancora una volta l’attenzione su uno scandalo vero e proprio, quello di una struttura di circa 4000 metri quadri, abbandonata a se stessa e preda, negli anni, di un vero e proprio saccheggio sistematico di merci del valore di qualche milione di euro.” spiegano i militanti dell’associazione.
L’Hotel Marche, storica struttura di proprietà della regione che nel corso degli anni ha ospitato anche la scuola alberghiera e il centro per l’impiego, è in stato di abbandono dal 2008.
“Anche il sindaco Pezzanesi” – continuano i militanti – “aveva affrontato l’argomento in campagna elettorale, lasciando intendere che la situazione sarebbe cambiata con la riqualificazione degli spazi; ed invece, secondo l’ultima delibera, emerge che sarebbe più conveniente demolire anziché recuperare la struttura. Ma come è possibile, se comunque l’edificio non presenta danni strutturali? Davvero si vuole continuare ad aggiungere nuovi capitoli a questo scandalo vergognoso, invece di adoperarsi per far sì che quella che un tempo era una struttura di eccellenza del nostro territorio possa tornare ad essere utile per la collettività? In un momento storico di grande difficoltà, in cui le domande per le case popolari nella nostra provincia sono aumentate del 30%, riteniamo assurdo che non si pensi al riutilizzo di simili strutture per contrastare gravi piaghe sociali come quella dell’emergenza abitativa. Oltretutto all’esterno dell’edificio è presente anche un bosco e quello che una volta era un campetto sportivo polivalente, spazi che potrebbero essere restituiti alla comunità vista anche la loro mancanza a Tolentino.”
“Pretendiamo” – concludono i militanti – “che l’amministrazione comunale e la Regione rendano conto di questo scempio e che si adoperino affinché questi storici spazi vengano riqualificati e resi di nuovo fruibili da coloro che nel corso di questi anni hanno pagato di tasca propria questo spreco inaccettabile: i cittadini.”