Immigrati: “Coop Caritas lucra pro nobis”, in Fvg striscioni a firma CasaPound contro il ‘business della carità’
Udine, 18 dicembre – Uno striscione, “Coop Caritas lucra pro nobis”, e un salvadanaio di cartone a indicare le ingenti sovvenzioni date dallo Stato alle associazioni che gestiscono le maggiori strutture d’ accoglienza regionali sono spuntati nella notte a Udine, Gorizia e Tolmezzo. È l’azione di protesta firmata CasaPound Italia per contestare il business dell’accoglienza, che ha portato a un esponenziale incremento dei profughi ospitati sul territorio friulano.
“Un settore quello della rete di ricettività dei profughi – afferma Nicola di Bortolo responsabile regionale del movimento – in continua espansione dove la sottile linea tra carità e speculazione è spesso superata dalla sproporzionata assegnazione di contributi come nel caso della Caritas triestina. Una politica dell’ accoglienza che in Fvg è già messa a dura prova dallo strutturato problema dell’ immigrazione clandestina via terra e che costa allo Stato migliaia di euro all’anno tramite i progetti ministeriali SPAR, AURA”.
“Come se non bastasse – prosegue Di Bortolo – verrà probabilmente avviata una campagna di riqualificazione delle caserme dismesse anche questa a carico dei contribuenti italiani e di strutture come il Cie di Gradisca d’Isonzo, al quale andranno 230 mila euro. I cittadini italiani al contrario si vedono beffardamente scavalcare, grazie ad un accordo tra Regione, Caritas e istituzioni locali, anche sulla questione dei lavori socialmente utili, a cui avrebbero diritto, prima dei profughi, i tanti italiani cassaintegrati o disoccupati”.
“Tutto ciò è vergognoso – conclude di Bortolo – perché si continua a mascherare il business con l’aspetto caritatevole, mentre il nostro paese è vicino a un implosione sociale, CasaPound Italia non permetterà che il destino della nostra nazione sia messo in pericolo da questi ragionieri del profitto e dai professionisti della carità”.
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