Il movimento “Ennesimo tentativo di chiuderci spazi. Pisapia & co cos’hanno da dire?”
Milano, 28 marzo – “Pisapia e tutti i sinceri democratici di Milano non hanno nulla da dire?”. È quanto chiede il responsabile milanese di CasaPound Italia Massimo Trefiletti, dopo che stamattina un gruppo di una trentina di antagonisti ha cercato di assaltare un banchetto del movimento, regolarmente autorizzato, in cui si stavano raccogliendo le firme per la presentazione della candidatura alle europee. La carica è stata respinta e il banchetto è proseguito fino all’ora programmata, ma il lancio di oggetti ha comunque provocato un ferito tra i militanti di Cpi. Il ragazzo ha avuto bisogno di alcuni punti di sutura alla testa.
“Quanto avvenuto oggi – commenta Trefiletti – è inaccettabile, ma non è una novità: è solo l’ennesimo tentativo di negarci spazi e agibilità politica. Già Novate Milanese e la conferenza con Alba Dorata, solo per citare gli ultimi casi, dovrebbero aver chiarito a questa gente che noi non ci facciamo dire da quattro scappati di casa cosa possiamo o non possiamo fare”.
“Questi poveretti che per definirsi politicamente hanno bisogno di un nemico – prosegue Trefiletti – cercano solo di alzare il livello dello scontro per poi poter invocare la messa al bando della nostra associazione. È un gioco talmente scoperto che non ci sarebbe nemmeno da parlarne, se non fosse per le poderose coperture istituzionali di cui questi presunti antagonisti possono giovarsi. È tutta lì – sottolinea l’esponente di Cpi – la fonte del loro coraggio quando assaltano banchetti ai mercati o attività di gente che lavora, come accaduto con l’albergo che ha ospitato la conferenza di Alba dorata. È tutta lì la fonte della loro arroganza quando pretendono che un gruppo comunale perfettamente regolare non venga costituito, come accaduto a Novate”.
“Per questo – continua Trefiletti – noi oggi pretendiamo una risposta da Pisapia & co: cos’hanno da dire rispetto a quanto avvenuto oggi, ovvero l’aggressione di un movimento politico che stava esercitando un suo diritto sancito dalla legge e dalla Costituzione? Quanto a lungo vogliono continuare a essere complici di chi pretende di decidere, come avvenuto oggi, chi può o non può partecipare alle elezioni? O, come avvenuto a Novate, di chi pretende di decidere chi può o non può stare nelle istituzioni?”.
“Noi lo ribadiamo, e sia chiaro a tutti, che difenderemo i nostri diritti e nessuno ci impedirà di fare attività politica fra i milanesi e per i milanesi. Tutto il resto – conclude Trefiletti – è un problema che riguarda quelli che pensano il contrario e i loro complici silenti, non noi”.
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